L'uso di un casco quando si va in bici non fa la differenza in termini di sicurezza. Quei paesi dove l'uso del casco è obbligatorio, o dove si fa un uso massiccio del casco, non presentano nessuna diminuzione nel numero di traumi crainici (né di traumi in generale) rispetto ai paesi senza tali leggi.

Viceversa, dove le strade vengono progettate a regola d'arte, andare in bici diventa un'attività oggettivamente sicura, e la gente va in bici con la stessa mentalità di quando va in auto, in bus o a piedi. Un'infrastruttura ciclabile di qualità ha un effetto positivo sulle condizioni di sicurezza, e sul numero di persone che scelgono la bici, molto più forte di qualsiasi casco.

Al contrario, in alcune parti del mondo l'ambiente è tanto ostile alle bici che molte persone usano il casco o altre protezioni come estrema difesa, nonostante il minimo beneficio offerto da queste apparecchiature. Un alto tasso di persone che usano il casco è segno che le autorità hanno fallito nel progettare come si deve degli spazi per le bici.

L'obbligo di usare il casco ha di per certo un effetto negativo: scoraggia la gente comune dall'andare in bici, e riduce quindi i benefici di una popolazione più sana e attiva. L'uso di un casco, o di qualsiasi altro equipaggiamento, dovrebbe essere una scelta personale.

L'effetto delle infrastrutture di qualità non può essere ignorato: i Paesi Bassi, che sono il paese più sicuro al mondo dove andare in bici, hanno la maggior diversità demografica fra le persone che usano la bici e la più bassa percentuale di persone che usano il casco. Chiunque tenga realmente alla sicurezza ciclabile dovrebbe innanzitutto battersi per infrastrutture e spazi per le bici.