Il tuo mito sulle bici è...
“Anare in bici è rischioso per l'incolumità altrui e servirebbe un'assicurazione”
La risposta
In quanto mezzo di trasporto, la bici non presenta uno specifico rischio di danni verso persone o cose, ovvero ciò che un'assicurazione dovrebbe compensare.
Questo mito deriva da una errata equiparazione fra l'andare in bici e guidare un mezzo a motore, quest'ultimo statisticamente molto più pericoloso per l'incolumità altrui. L'assicurazione contro i danni a terzi è necessaria per condurre un autoveicolo in quanto il rischio di causare danni, se non lesioni, mentre si è alla guida di veicoli, è alto.
A ciò si aggiunge la difficoltà di far rispettare tali prescrizioni. Sarebbe necessaria un'assicurazione anche per i bambini che vanno in bici? E inoltre a quali mezzi si dovrebbe applicare? Tanti disabili usano bici di vario tipo come aiuto alla mobilità.
Il risultato più scontato del richiedere un'assicurazione per le bici sarebbe una diminuzione del numero di persone che vanno in bici, come risultato di una ulteriore barriera amministrativa. Un risultato negativo, in quanto chi va in bici contribuisce in maniera positiva alla società in numerosi modi.
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Altre letture
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- Why Don't You Need a Bicycle License? — CityLab
- Calls for cyclists to use number plates slammed by cycling and motoring groups — The Independent
- Why regulating cyclists is unnecessary and harmful — The Guardian
- Here’s why all the reasons for licensing bikes fail — Shifter
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